Frequenza di rimbalzo alta, quali possono essere le cause?
Se avete un sito web avrete sicuramente sentito parlare della Frequenza di Rimbalzo (Bounce Rate).
Il dato viene snocciolato fin dalla prima videata di Google Analytics, ma pochi ne comprendono l’importanza.
Cos’è la Frequenza di rimbalzo?
La Frequenza di Rimbalzo viene definita come la percentuale di sessioni di una sola pagina. Misura la percentuale di visite che non vanno oltre la lettura di una sola pagina del vostro sito web. Questo è un indicatore molto importante, poiché rivela se il vostro sito web è interessante o meno. Ma sopratutto, se Google la misura, sicuramente la utilizza per calcolare la vostra posizione.
Come si legge la Frequenza di rimbalzo?
Questa percentuale se è bassa è un bene, se è alta è un male. Se è bassa significa che i visitatori visitano almeno due pagine o interagiscono con i contenuti. Se è alta, significa che “rimbalzano” ed escono dalla pagina senza visitarne altre.
Quindi 0% è bene mentre 100% è male? Non è così semplice dare questa risposta.
Secondo questo studio, riassunto con il seguente grafico, la Frequenza di rimbalzo ottimale è tra il 26-40%.
- 25% o inferiore: troppo bello per essere vero, qualcosa non va;
- 26-40%: eccellente;
- 41-55%: media;
- 56-70%: superiore al normale, ma potrebbe avere un senso a seconda delle finalità del sito;
- 70% o superiore: qualcosa non va.
Sotto al 20% si ritiene vi possa essere qualche errata configurazione degli strumenti di misurazione. Oppure che i dati rilevati sono falsati dalla presenza di script o di chat. Sopra al 90% invece la responsabilità viene attribuita ad una pessima gestione e programmazione del sito web.
Se avete letto il link indicato più sopra, avrete notato che questa percentuale aumenta con i dispositivi mobili. Questo può essere indice della difficoltà di sfogliare i contenuti di un sito con uno Smartphone.
Se avete installato Google Analytics, la Frequenza di rimbalzo la potete trovare immediatamente nella panoramica:
Quella indicata in figura qui sopra è il dato riassuntivo generale. Molto più interessante è quella che trovate nella scheda “comportamento“. Sfogliate Analytics ed andate in “comportamento“, “Contenuti del sito“, “Tutte le pagine“. Qui trovate tutte le pagine visitate del vostro sito web e le loro percentuali di rimbalzo.
Come diminuire la Frequenza di rimbalzo?
Vediamo ora quali sono le cause di una percentuale alta. Alcuni consigli per diminuire questo dato sono banali, altri più specifici. Tutti sono scritti in linguaggio semplice per utenti poco esperti.
a. Pagine lente da caricare
Da sempre le pagine lente da caricare sono il miglior sistema per perdere visitatori. Le pagine possono essere lente a causa di vari fattori: poiché pubblicate contenuti pesanti e non ottimizzati; poiché la grafica del vostro sito web è pesante o poco ottimizzata; oppure poiché vi siete affidati ad un hosting lowcost alimentato a pedali 🙂
Se persistete a ritenere che la velocità non è importante, prendete almeno in esame il seguente link di Google. Google premia i siti web veloci e di qualità.
b. Contenuti pessimi, striminziti o troppo prolissi
Pagine formate da un singolo “form” o da poche righe vengono abbandonate subito. Controllate sempre il tempo di permanenza sulla pagina. Se è basso, è il caso di incrementarne i contenuti. Google sicuramente ne terrà conto. D’altra parte una pagina troppo lunga da leggere o prolissa può essere abbandonata. Attenzione quindi a creare contenuti di qualità. Cercate pure di evitare l’aggiunta di troppi form, prodotti in vendita, popup, ads, iscrizioni a newsletter, pubblicità fuori contesto ecc.
c. Rimbalzo esagerato di alcune pagine
Sorvegliate sempre la Frequenza di rimbalzo delle singole pagine del sito web. Alcune possono riportare dei dati abnormi ed influire negativamente nella media generale.
Individuatele in Analytics cercando la sezione “comportamento“, “Contenuti del sito“, “Tutte le pagine“. Ordinate per la frequenza e operate sul vostro sito al fine di migliorarle.
d. Titoli e Descrizioni ingannevole
Descrivete sempre bene il contenuto della pagina a partire dal tag title e dalla description. Infatti questi sono i primi elementi che un utente utilizza per scegliere di visitarvi. Se il contenuto della pagina corrisponde poco o per nulla all’indicazione trovata sul motore di ricerca, abbandonerà.
e. Pagine bianche, non raggiungibili, non trovate, errori 404
Effettuate sempre un monitoraggio del vostro sito web anche con la Search Console di Google. Se trovate errori di scansione, avvisate il vostro webmaster. Gli errori possono verificarsi a seguito di aggiornamenti, di modifiche o cadute del server che ospita il sito web. Se un visitatore entra nel sito ed ottiene l’errore di “pagina non trovata”, uscirà subito. A causa di questi errori la frequenza aumenterà danneggiandovi.
f. Backlink errati o scaduti
I backlink sono dei link alle vostre pagine fatti in altri siti web, blog, social media, forum, ecc. Se nel frattempo il vostro sito è cambiato ed ha modificato alcuni url, tutti i backlink cadranno nel nulla. Segnalateli al vostro webmaster, lui sa come recuperarli e reindirizzarli ai nuovi articoli.
g. Landing page o siti web One Page
Se possedete un sito web composto da una sola pagina o da una sola landing page, la vostra percentuale potrebbe essere altissima. O intervenite aggiungendo altre pagine oppure chiedete al vostro webmaster un piccolo intervento. Deve in sostanza calibrare il tempo di permanenza sotto il quale una visita va considerata rimbalzo. La procedura è molto tecnica e non la descriverò qui.
h. Errata configurazione del codice di monitoraggio
Infine anche un’errata configurazione del codice di monitoraggio può influire sulla Frequenza di rimbalzo. Controllate sempre che nel codice html del vostro sito web non vi siano 2 codici di monitoraggio uguali.
Per concludere, la Frequenza di Rimbalzo è un indice utile della salute del vostro sito web. Continuate a monitorarla e migliorate i contenuti del vostro sito web per tenerla sotto controllo. Ciò comporta un costante lavoro di monitoraggio e di miglioramento.
Immaginate il vostro sito web come un giardino, una volta realizzato non potete abbandonarlo a sé stesso. Se ve ne prendete cura, continuerà a rimanere bello e scalerà il rank nei motori di ricerca.